cm diam. 33
XIX secolo, Manifattura Elkington (George and Henry Elkington, 1801-1865 e 1804-1852)
Toeletta di Venere
Firmato e datato a sinistra Morel – Ladeuil inv e fecit 1876 e a destra Elkington
Piatto in metallo a bassorilievo, cm diam. 33
George Richards Elkington (17 ottobre 1801 – 22 settembre 1865) era un produttore di Birmingham che ha brevettato il primo processo di elettroplaccatura commerciale, produttore di entrambi i tondi in esame. Il tondo è opera di Léonard Morel-Ladeuil (Clermont Ferrand, 1820 – Parigi, 1888), orafo e scultore francese, che fu uno dei più importanti “designer” della compagnia inglese. Anche Napoleone III lo apprezzò molto, dandogli numerose commissioni, ma i commercianti, infastiditi dal fatto che un artigiano ottenesse commissioni direttamente dal re, boicottarono il giovane artista e il suo vaso, Danza della Volontà, impedendone la vendita. Fu tuttavia incoraggiato da un mercante straniero a Parigi, Marché, che lo impiegò su statuette, principalmente di carattere religioso, fino al 1859, quando i signori Elkington, in vista della Grande Esibizione del 1862, gli offrirono un lavoro nella loro fabbrica a Birmingham. Morel-Ladeuil rimase con l’azienda per ventitré anni, il primo risultato fuil suo capolavoro, lo Scudo di Milton Paradise Lost (in acciaio repoussé e argento), opera di punta dell’Esposizione di Parigi del 1867, acquistato poi dal governo inglese per £3000, diffondendo in tutto il mondo migliaia di copie prodotte con l’innovativa tecnica della galvanoplastica. La tecnica nota come repoussé o repoussage, invece, consiste nella lavorazione dei metalli in cui un metallo malleabile è ornato o modellato martellando dal retro per creare un profilo in bassorilievo, tecnica con la quale furono realizzati i due tondi originali. Una copia del tondo in esame è conservata presso il Victoria&Albert Museum di Londra, mentre l’originale fu realizzato in argento come opera di punta dello stand della Elkington&Co per l’esposizione di Philadelphia nel 1876. A seguito dell’evento, il produttore ricevette numerose commissioni della stessa ed esposta poi all’Esposizione di Parigi del 1878, riportando sul retro la dicitura della manifattura e del copywright tradotti in quattro lingue. L’opera di Morel-Ladeuil è composta di soli 35 pezzi, che rivelano però pienamente la sua elegante e raffinata fantasia e grazia, il suo sentimento per un ornamento corretto e delicato e il suo amore per la pura arte segnata da un gusto elevato seppur piuttosto sentimentale e uno stile nobile, piene di dettagli e chiaramente definite, dimostrando di essere un grande artista e maestro artigiano. I libri dei visitatori di Elkington (che si trovano nella Biblioteca nazionale d’arte) raccolgono copie delle Ragazze pompeiane realizzate per i clienti due anni dopo la Mostra di Filadelfia e la Mostra di Parigi. Nel 1904 un libro sulla sua vita cita: “Per l’Universale Esposizione del 1876, a Filadelfia, Morel-Ladeuil ha preparato un’importante opera d’arte, una grande placca circolare figurativa in argento dorato a bassorilievo, La Toilette di una signora pompeiana … ” Toilette pompeiana divenne rapidamente molto popolare, la grazia delle figure e l’armonia della composizione incantò ilpubblico; altri artisti, critici e persone di gusto hanno ammirato lo straordinario controllo che ha permesso all’artista di plasmare il gruppo figurativo centrale nel bassorilievo di repoussé. La stampa in America, Inghilterra e Francia ha dichiarato che l’opera è una tra le più importanti e stupende nella mostra. L’opera d’arte originale non fu venduta, ma numerose riproduzioni di elettrotipia furono acquistati in Inghilterra e in America. “(Léon Morel, L’Oeuvre de Morel-Ladeuil, Sculpteur-Ciseleur, 1820-1888, A. Lahure, Parigi, 1904, pp. 24-25). Alla morte di Morel nel 1888 la fabbrica prende un degno e abile successore Mr. Thomas Spall. Il suo pezzo più importante è “Virgilio”, scudo eseguito in argento dalla fabbrica del signor John Watkins di Birmingham e South Kensington, venduto all’epoca per l’impressionante cifra di £ 1.500. Il tondo di Thomas Spall raffigura, in pandant con il precedente, una scena che vede al centro della composizione un gruppo di donne, questa volta abbigliatesecondo la moda egiziana, come si evince dai copricapi portati dai sovrani chiamati nemes. La figura è in piedi attorniata da ancelle che la sventolano con foglie di palma, un musico che suona l’arpa e dei bambini che offrono doni alla donna, tematicamente vicina alla precedente. Anche in questo caso l’ambiente è riccamente dettagliato, sembra un balcone del palazzo reale che si affaccia sulla città, tanto che si vedono la sfinge, una piramide e un porticato sulla sinistra.
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