SECOLI DI BELLEZZA
Le donne nell’arte
8-12 Novembre 2023
Un titolo significativo, sostanziale nella sua incisività e nella proposta di intenti: Ars Antiqua proporrà a novembre una mostra incentrata sulla rilettura innovativa e trasversale della tematica a oggetto le donne nell’arte, evidenziando la pluridisciplinarità del tema e le sue molteplici, appassionate sfaccettature.
L’universo femminile è stato sin dall’antico un punto d’incontro preferenziale per artisti e committenti, luogo di sintesi tra l’ideale e la concretezza, capace di rappresentare quanto più vivacemente l’ampio ventaglio della vita umana. La mostra verrà organizzata rispettando alcune precise aree tematiche, abbracciando la scelta di un taglio polidirezionale, significativamente concettuale nel corso dei vari secoli. Si tratterà dunque di una corale visione a partire dalla simbologia del periodo egizio, comprendente dipinti, sculture e porcellane, sino ad arrivare alla metafisica del contemporaneo attraversando il Rinascimento, il Barocco, il Neoclassicismo e il Romanticismo.
La prima sezione, dedicata alla Sante donne, riflette con accuratezza circa le più antiche manifestazioni del femminile concepite da mano umana: quelle del divino. Relativamente alla religione cristiana, l’Antico Testamento è popolato da molteplici figure femminili dotate di una tenace intelligenza e di una commovente empatia: Sara, Rachele, Rebecca, Ester e Betsabea intrecciano tra di loro ammonimenti e previsioni, speranza e determinazione per la salvezza del proprio popolo. Nel Nuovo Testamento a queste sagge figure si sostituisce la Regina per eccellenza, Maria, emulata dalle Pie Donne e dalla Maddalena. Fin dai primi afflati paleocristiani gli artisti affollarono qualsiasi superficie con le immagini di queste sante donne, per sacralizzare un luogo e con la volontà di illuminare il cammino dei fedeli. Dalla dolcezza mistica della Sacra Famiglia del noto Anton Maria Piola, la sezione ospiterà un inedito Giovanni Venanzi con Betsabea e Davide, capolavoro-icona della presente mostra e dipinto pubblicato, fino a racchiudersi delicatamente sulle figure della Vergine Maria e di una Maddalena dal sapore caravaggesco.
Perfetto contraltare, la sezione Nudo e sensualitàsi propone di indagare invece le manifestazioni del nudo nei secoli, a partire dalla primavera della bellezza classica, in mostra richiamata da repliche del Ratto di Polissena e della Venere, sino all’estate dell’epoca manieristica e michelangiolesca della Leda con il cigno. Non è un caso se la manifattura di Elkington, qui rappresentata esemplarmente dal Tondo Elkington con Pompeiane al bagno, scelse per le proprie moderne ed ormai emancipate manifatture artistiche un sembiante antico, edificante nella pace della sua rappresentazione. Similmente accadde per la Paolina Borghese, implicitamente scandalosa nella scelta del nudo, spiazzante vestito per la nuova nobiltà. La sezione dedicata al Mitologico, continuum formale della precedente,ospiterà invece alcune divinità caposaldo dell’antichità greco-romana, come un Apollo, in Bozzetto, in compagnia delle fidate Muse. Il flusso continuo calzato da queste, echeggiate nella Toeletta di Venere e nell’Allegoria della scultura del Moriani, farà da immediato tramite per le virtù religiose, quale l’inedita Allegoria della Fede di Boscarati, a mezzo del Suicidio di Lucrezia, sacrificio estremo per il mantenimento più totale del sé.
La riproposizione dell’antica diatriba tra Otium e Negotium, si risolve una volta per tutte nell’inscindibile dualismo tra le due parti: in mostra saranno proposti dipinti e situazioni in cui l’uno sia il necessario completamento dell’altro, dalla Tavola imbandita di artista fiammingo attivo in Veneto, al Paesaggio arcadico con viaggiatori, pastori e animali di Nicola Rossi. Dalla placida calma espressa dal concetto di otium, silenziosamente ricreato con scene all’aria aperta quali cacce e accampamenti della famosa pittrice piemontese Palanca, si passerà all’eleganza ammiccante degli interni settecenteschi, di gusto spiccatamente veneziano. Il negotium imbracciato dai dipinti con venditrici di Boselli e Todeschini getterà lo spettatore in un toccante inno con la realtà, intessendo un gioco di inediti sguardi tra noi e l’arte stessa.
L’esposizione verrà inaugurata mercoledì 8 novembre. Importanti approfondimenti continueranno durante le dirette televisive domenicali di Ars Antiqua, dalle 19.00 alle 23.00, sui canali 126 (digitale terrestre) e 813 (Sky), oltre che sul sito internet www.arsantiquasrl.info e sui canali Facebook e YouTube.
Ars Antiqua – www.arsantiquasrl.com
Via Carlo Pisacane, 55/57 – 20129 Milano – Tel. 02-29529057 – galleria@arsantiquasrl.info