XVII secolo
cm 40,5 x 20,5
Scuola italiana della fine del XVII secolo o del principio del XVIII secolo
Veduta del Canal Grande con il ponte di Rialto
Olio su tela, cm 40,5 x 20,5
Con cornice, cm 37 x 56
L’artista responsabile di questo bel dipinto anticipa le soluzioni dei grandi vedutisti del Settecento veneziano Canaletto, Guardi e Bellotto: seppur non faccia uso della camera ottica – strumento assai diffuso per quanto concerne la matura pittura vedutista in Laguna – l’artista riesce a fornire una visione lenticolare della realtà, presentando con estrema precisione il vorticoso traffico di persone e di merci nella centralissima area del ponte di Rialto. Il ponte di Rialto esiste sin dal XV secolo: originariamente edificato in legno, era l’unica infrastruttura che consentiva il passaggio da una sponda all’altra del Canal Grande. Sin dal tardo Quattrocento l’avveniristica costruzione catalizzò l’attenzione degli artisti veneziani dell’Epoca: a rappresentare il ponte ligneo sono, a cavallo tra il XV ed il XVI secolo, Carpaccio e Jacopo de Barberi. Il progetto per la costruzione in pietra del ponte di Rialto viene elaborato nel 1588 dall’architetto veneto Antonio da Ponte; la straordinaria opera edilizia viene portata a termine nel 1591, grazie anche al supporto e all’aiuto degli architetti Antonio e Tommaso Contin, nipoti di Da Ponte che collaborarono attivamente alla gestione del cantiere e al coordinamento delle maestranze. Sul lato sud del ponte è stata scolpita l’Annunciazione di Maria, opera di Antonio Rubini, allievo di Alessandro Vittoria: l’angelo si trova a sinistra, al centro campeggia la colomba dello Spirito Santo e a destra si colloca la Madonna Annunciata. La scultura ha l’obiettivo di manifestare la devozione che città di Venezia ha verso la Vergine e di ricordare della data leggendaria della fondazione della città il 25 marzo, giorno dell’Annunciazione, dell’anno 421. Sul fronte opposto si ritrovano i due altorilievi dei protettori della città: San Marco a destra e San Teodoro a sinistra, opera di Tiziano Aspetti. Sulle fiancate, in corrispondenza delle rampe di accesso, sono presenti delle lapidi che ricordano che il ponte è stato costruito sotto il governo del doge Pasquale Cicogna nell’anno del Signore 1591, 1170 anni dopo la fondazione della città. Il ponte ha una base di dodicimila pali di legno di olmo e uno stuolo di tavoloni di larice che lo sostengono e che reggono una campata unica con una luce di 28 metri alla base e una altezza di 7,5 metri; la sua lunghezza raggiunge i 48 metri e la sua larghezza è di 22 metri.
Il dipinto, oltre al grande valore artistico, possiede anche un rilevante valore documentario, in quanto costituisce una fondamentale testimonianza dell’aspetto della struttura tra la fine del Seicento ed il principio del Settecento.
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