Seicento
In cornice d’epoca originale 123 x 152 cm
Hendrick de Somer detto Enrico Fiammingo
(Lokeren 1602 – Napoli 1655)
San Girolamo penitente nella grotta
103 x 130 cm. – In cornice d’epoca originale 123 x 152 cm.
Questo superbo San Girolamo, tra le figure più popolari e ricorrenti nelle opere pittoriche seicentesche, è un’opera di straordinario impatto visivo, mostrando il monaco cristiano ritratto nelle vesti di eremita inginocchiato nell’atto di pregare nella penombra di una grotta.
Il dipinto è indubbiamente debitore dei modelli napoletani del primo Seicento, ed in particolare i caratteri di stile evidenziano i riflessi di Jusepe de Ribera (1591-1652), evidenti sia nella scelta del soggetto sia nell’espressività drammatica dell’anziano corpo.
Rispetto al grande maestro, la tela presenta però un fare pittorico più morbido rispetto alle tensioni tenebrose e naturalistiche tipiche della sua arte, per virate verso una pittura di stampo neo-veneto basata sulla forza espressiva del colore. Tali considerazioni, unite all’attenzione descrittiva del volto, suggeriscono l’attribuzione ad Hendrick van Somer (1607 – 1656).
I numerosi dipinti di sicura autografia presenti in collezioni private e in importanti raccolte pubbliche, sono un fondamentale termine comparativo con questa bella e sentimentalmente intensa tela.
Tra le sue opere note vi sono tre versioni di San Girolamo nel deserto, una nelle Gallerie di Trafalgar a Londra del 1651, l’altra il superbo San Girolamo nella Galleria Nazionale di Palazzo Barberini a Roma firmata e datata 1652 (https://it.wikipedia.org/wiki/File:San_Girolamo_in_lettura_-_Van_Somer.jpg), ed ancora quella della Galleria Spada sempre a Roma.
Qui altre opere del maestro:
https://catalogo.fondazionezeri.unibo.it/ricerca.v2.jsp?filtroartista_OA=16402&apply=true&de…
La nostra opera mostra il complesso linguaggio di Somer, con la radice riberesca evidente nella scelta del soggetto e l’espressività drammatica del vecchio braccio posto in netta evidenza.
Il Santo, con il corpo esile, tutto tendini tesi e ossa rigide, è posto in contrasto con l’ampio panneggio rosso del manto che lo avvolge, d’allusione alla dignità cardinalizia. Il libro aperto è il suo canonico attributo iconografico, rimandante alla proficua attività di studioso, biblista e teologo di Girolamo, che ne fece l’antesignano dell’umanista rinascimentale.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI:
L’opera è completata da una bella cornice antica ed è venduta corredata di certificato di autenticità e garanzia.
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È anche possibile vedere il dipinto nella galleria di Riva del Garda, saremo lieti di accogliervi per mostrarvi la nostra raccolta di opere.
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