XIX sec.
Tela cm 65 x 76,5 - cornice cm 78 x 89 cm
Dipinto olio su tela di genere animalier raffigurante una scena pastorale, firmato Brendel. L’opera è stata rintelata ma lo stato conservativo si presenta buono, uno studio di restauro professionale ne ha verificato l’integrità, non necessita di ulteriore manutenzione. La cornice è coeva con alcuni restauri sulla doratura.
ALBERT HEINRICH BRENDEL 1827 – 1895
Albert Heinrich Brendel nasce a Berlino nel 1827, si dedica fin dalla giovane età alla pittura, fu allievo di August Wilhelm Schirmer ed in seguito perfezionò la sua vocazione artistica presso l’Accademia di Belle Arti a Berlino, partecipò ai corsi di Wilhelm Krause e successivamente si trasferì nell’atelier di Thomas Couture a Parigi nel 1851. Attratto dalla bellezza dell’Italia, organizzò un viaggio e rimase affascinato dalla varietà del paesaggio come gran parte degli artisti dell’epoca. Nel 1853 ritorna a Berlino per poi ripartire e raggiungere la Francia e i luoghi di Barbizon. Decise di suddividere i suoi soggiorni estivi ed invernali, i primi in Francia e nella stagione fredda in Germania. Il tema prediletto, ormai consolidata la scelta per il genere animalier fu la vita pastorale, nulla lo coinvolse così tanto come le greggi al pascolo o all’interno delle stalle. Tanto da avvalersi del soprannome di “ pittore delle pecore a Berlino”. Il suo acuto spirito d’osservazione e la passione per questi placidi animali lo portarono ben presto a raggiungere una sorta di perfezione tecnica abbinata ad una tavolozza vivace e non meno importante riuscì a condensare una pennellata “moderna” e vibrante come apprese dall’esperienza francese. Le sue opere furono esposte con successo in Francia a partire dal 1870, l’affermazione come pittore la ottenne nel 1875 presso la Großherzogliche Kunstschule in Weimar, dove fu nominato Professore fino al 1884. Nel 1896, un anno dopo la sua morte la Nationalgalerie di Berlino organizzò un’esposizione per commemorare un importante esponente tedesco per quanto riguarda la pittura Animalier. L’opera “ Heimgang zum Dorf” è esposta presso la Berlin SMPK Nationalgalerie, nella sezione Jagd und Tiermaler, le quotazioni sono rivolte al mercato internazionale.
Bibliografia: Berliner Malerei im 19 Jahrundert – Stedler Verlag
Il tema pastorale così come la riscoperta del mondo agreste ha spesso luogo nella metà del XIX secolo in una dimensione di celebrazione dei modelli scelti. I temi trattati oltre alla ritrattistica animalier coinvolgono altre correnti artistiche quali il Naturalismo ed il Realismo. L’arte animalier assume il ruolo di indicatore “sociale” cioè evidenzia la distanza che la società impone tra l’uomo e la bestia. Gli animali domestici esprimono vicinanza e valore allegorico, un linguaggio estetico e simbolico ben preciso. L’uomo si rivela non solo dominatore sulla natura ma esprime una nuova passione, quasi sconosciuta per l’epoca nei confronti della socialità animale, fatta di legami e comportamenti ben precisi. Si parla di “ spettacolo del mondo animale”, un sipario aperto sull’esistenza ordinaria, immortalata con realismo avvincente ed una sensibilità meravigliosa. Emergono aspetti etologici quali : la fedeltà del cane, l’attitudine del cane da pastore, la vita nel gregge e il senso di aggregazione del branco, il senso di protezione e la tranquillità del vivere immersi in simbiosi nella Natura.
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