Settecento
16 x 26 cm. - In cornice 28 x 37 cm.
Hubert Robert (Parigi, 1733 – Parigi, 1808)
Coppia di vedute
Il foro romano/ Veduta romana di fantasia con tempio rotondo
Olio su carta applicata su tela
16 x 26 cm. – In cornice 28 x 37 cm.
La coppia di dipinti è una prova dell’arte paesaggistica del Settecento romano, capace di evocare con sensibilità idilliaca e luminosità atmosferica il fascino che contornava la Città Eterna. Le antiche vestigia classiche, i pittoreschi monumenti e il fascino delle cascate deliziavano paesaggisti e forestieri non digiuni di storia e letteratura antica.
Al contrario di oggi, le rovine conservavano allora tutto il loro carattere esemplare, tutta la loro aura.
Alla fine del Settecento e agli inizi dell’Ottocento, ciò che affascinava di più i visitatori di Roma era la simbiosi armonica di rovine e natura; il lento degrado veniva vissuto come ritorno nel grembo della natura. Gli artisti non si stancavano di riproporre agli spettatori la bellezza delle mura ricoperte di vegetazione, che a poco a poco finivano per confondersi nel paesaggio.
Diroccate vestigia dell’antichità romana compongono la scena, orchestrata con perizia prospettica dal pittore.
“Il Foro romano” è una classica veduta, presa dai piedi del Campidoglio; questa prospettiva inquadra, sotto un cielo romano nuvoloso, i resti del Tempio di Saturno a destra, l’Arco di Settimio Severo a sinistra e le tre imponenti colonne, unici resti del Tempio di Vespasiano.
Anche la secondo opera propone la medesima scrupolosità pittorica, sebbene il soggetto immortalato sia opera della fantasia dell’autore, con le affascinanti rovine di un tempio rotondo, che ricorda la struttura del tempio di Vesta, situato all’estremità orientale sempre del Foro Romano.
Le due vedute riflettono sia per soggetto rappresentato che per stile e gusto, le opere romane di Hubert Robert, artista di origini francesi che, dopo una prima educazione artistica ricevuta in patria, nel 1754, si recò a Roma dove fu ammesso a frequentare i corsi dell’Accademia di Francia.
Nella città eterna si specializzò in opere prevalentemente orientate a descrivere vedute e scorci delle vestigia classiche, esprimendo altresì una fantasiosa vena creativa di notevole modernità.
L’idea del ‘capriccio’ quale genere pittorico, nelle sue opere, sembra travalicare il classicismo settecentesco e creare un genere che riscuoterà notevole successo: le opere qui presentate aderiscono a questo indirizzo di gusto.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI:
I dipinti sono completati da due cornici in legno dorate antiche e sono corredati di certificato di autenticità e garanzia.
In caso di acquisto delle opere da parte di clienti non italiani sarà necessario ottenere un permesso per l’esportazione che richiede circa 15/20 giorni, la nostra galleria si occuperà di tutta la fase fino all’ottenimento. Tutti i costi di tale procedura sono inclusi.
Ci occupiamo ed organizziamo il trasporto delle opere acquistate, sia per l’Italia che per l’estero, attraverso vettori professionali ed assicurati.
È anche possibile vedere i dipinti nella galleria di Riva del Garda, saremo lieti di accogliervi per mostrarvi la nostra raccolta di opere.
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