In arrivo negli spazi espositivi di Ars Antiqua in via Nino Bixio 35 dal 26 al 30 giugno, la mostra “I Maestri Fiamminghi: il Secolo d’Oro e la sua eredità” cheriunisce capolavori di alcuni tra i più grandi artisti d’oltralpe, ripercorrendo l’evoluzione della pittura fiamminga dal Quattrocento al Settecento.
La mostra prevede oltre 40 opere, tra dipinti e sculture: dai ritratti realistici di Jan Niwael alle scene allegoriche di Pieter Bruegel il Vecchio, dai paesaggi suggestivi di Jan Miel alle nature morte dello Pseudo Van Kessel e Adriaen Van Utrecht. Il percorso espositivo offrirà una panoramica completa di questo straordinario periodo artistico e sarà un’occasione unica per scoprire la bellezza e la maestria della pittura fiamminga. Opportunamente rappresentate da un caposcuola, la rassegna verrà divisa in 5 sezioni tematiche: ritrattistica, scene di genere, pittura mitologica, religiosa e natura morta.
Sposalizio di Nettuno
Olio su tavola, Cm 72 x 78
I ritratti di Jan Rutgers Niwael (Gorichem, 1595 – Utrecht, 1674) catturano la realtà con una precisione quasi fotografica infondendola di un simbolico misticismo; Matthijs Schoevaerdts (Bruxelles, circa 1665/1667 – 1702), invece, attinge direttamente dalla vita quotidiana delle Fiandre del XVI secolo le proprie scene di festosi banchetti, allegri giochi contadini e pungenti satire sociali. Pieter Bruegel il Vecchio (Breda, 1525 circa – Bruxelles, 1569), con il suo stile visionario e le sue atmosfere grottesche, rappresenta una voce singolare e dissacrante nel panorama fiammingo: uno spartiacque dopo il quale l’arte nordica raggiungerà vette di ineguagliabile bellezza. Esempio di impareggiabile abilità nel rappresentare scene di animali con una ricchezza di dettagli e una vitalità travolgenti, la grande tela firmata da Adriaen van Utrecht (Anversa, 1599 – 1653) esibisce di contro un dinamismo pittorico unico nel suo genere, proprio come le vedute romane di Jan Miel (Beveren-Waas, 1599 – Torino, 1663), catturanti l’essenza della vita nel XVII secolo con un’ironia sottile e un acuto spirito d’osservazione.
Lo studio dello scultore (Studio di Giambologna)
Olio su tela, 72 x 85 cm
L’eredità dei Maestri Fiamminghi non si esaurisce nella bellezza delle loro opere, ma si estende anche al profondo impatto che questi artisti esercitarono sulla cultura e sulla società. I loro dipinti hanno contribuito a definirne l’identità e ad ispirare generazioni di artisti in tutto il mondo. Temi della riflessione saranno anche i rapporti ininterrotti che collegano la cultura figurativa delle Fiandre e dell’Europa settentrionale a quella dell’Italia e dell’area mediterranea, che furono particolarmente intensi tra XV e XVII secolo. Ammirare la maestria tecnica, la profondità espressiva e la straordinaria capacità di questi artisti di catturare l’essenza della realtà e dell’animo umano diventa quindi un’esperienza formativa: un viaggio indispensabile per appassionati d’arte, storia e cultura e chiunque desideri approfondire meglio le radici della cultura europea.
Inaugurazione Mercoledì 26 Giugno dalle 18.30
Via Nino Bixio, 35 Milano
Per info:
366 4680856 – 02 29529057
galleria@arsantiquasrl.info
Ars Antiqua srl
Via Pisacane 55/57
20129 Milano