1908 circa.
Misure della sola scultura: 30x6 cm., altezza 30 cm.
Giuseppe Casalini (Faenza,1886-Forlì,1957), “Il levriero russo”, scultura in bronzo con base in marmo, firmato “Casalini” sulla coda del cane. Ottimo lo stato di conservazione. Alcuni restauri visibili nella base in marmo.
Giuseppe Casalini è ricordato tra i maggiori scultori romagnoli della prima metà del 900.Formatosi alla scuola di Arti e Mestieri di Faenza, assieme a coetanei che avrebbero raggiunto fama nazionale (Nonni, che lavorò con lui, da ragazzo, nell’ebanisteria omonima Casalini), frequentò il c.d. “Cenacolo di Baccarini”, assieme a figure come Drei, Rambelli, Nonni Gatti, Bucci, etc. Nel 1906 iniziò a frequentare l’Accademia di Brera a Milano, mantenendosi agli studi lavorando in qualità di ceramista presso alcune fornaci lombarde. Una pratica, quella di plasticatore di ceramiche, che lo accompagnò per il resto della vita. Gli studi presso Brera, lo portano ad abbracciare la tendenza lombarda volta ad affermare sia i temi della classicità, sia quelli di un’ avanguardia che tende a conciliare un naturalismo oscillante tra l’espressionismo e il simbolismo. Nel 1908 fece ritorno a Faenza, quindi si trasferì a Imola. Partecipò a molte esposizioni e concorsi, ottenendo un importante premio proprio con la scultura in esame, “Il levriero russo”, in una mostra bolognese indetta dalla celebre fondazione bolognese “Francesco Francia”.
Provenienza: Faenza, Collezione Privata.
Si rilascia certificazione di garanzia a norma di legge circa l’originalità e la lecita provenienza dell’opera.

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