Metà del secolo XVII.
Larghezza: 157 cm; profondità: 67 cm; altezza: 107 cm.
Canterano intarsiato con cassettiera interna. Veneto, epoca metà del secolo XVII circa. La metà del piano incernierato si apre a madia e, unitamente al primo cassetto che, invece, si abbassa a calatoia, in tal modo fungendo da desco scrittoio, dà adito ad una articolata cassettiera interna. L’intera superficie del fronte del mobile è lastronata e impreziosita da filettature in acero che racchiudono una larga bordura in ciliegio. La varietà della specie del legno di fondo, adoperato in listre in parte radicate sul fronte e in massello su piano e fianchi, ha destato non pochi dubbi e perplessità sia in me che in diversi operatori specializzati nel settore (restauratori e falegnami), cui avevo chiesto un parere. A giungere ad una soluzione del problema, mi è stata di fondamentale aiuto la consultazione dell’opera in tre tomi “Mille mobili veneti” di Clara Santini per Artioli Editore, in particolare del volume secondo: a pag. 68/69, figure 113/117, la Santini illustra un mobile a doppio corpo settecentesco che sfoggia una lastronatura di fondo in tutto simile a quella che orna il cassettone in questione, e così descritta dall’autrice: “si tratta di una varietà piuttosto rara delle Meliacee -famiglia cui appartiene anche il mogano, che le è affine”. Ciò detto, l’arredo è contraddistinto da una grande ricercatezza nelle soluzioni formali e decorative: un cordolo scolpito a motivi vegetali corre, senza soluzione di continuità, lungo tutto il perimetro della porzione inferiore del piano; tre mensoloni fitomorfi vigorosamente intagliati sostengono il corpo del cassettone; i fianchi sono inquadrati da cornici a triplice ordine di modanature. Le ferramenta (pomoli, serrature, bocchette copri-chiave e cerniere) sono originali e coeve all’arredo. Fondi dei cassetti e schienale realizzati in masso di abete. Manca la serratura del cassetto di base. Stato conservazione eccellente. Il canterano presenta ancora la sua patina originale e non mostra segni di restauri invasivi e/o di sostituzioni successive in alcuna sua parte.
Provenienza: Bologna, Collezione Privata.
Si rilascia certificazione di garanzia a norma di legge circa l’autenticità e la lecita provenienza dell’arredo.
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