L’Art Nouveau, o stile Liberty, è un movimento artistico che nasce in Francia alla fine del XIX secolo, diffondendosi poi in Europa e in America e caratterizzando l’ambiente artistico, culturale e sociale della Belle Époque.
Questo stile – che significa letteralmente nuova arte – riesce infatti a imporre un nuovo ideale di estetica influenzando con successo non solo le arti figurative, ma anche le arti applicate, la filosofia, la gioielleria, l’oggettistica, l’urbanistica e l’illuminazione.
Nascono così i gioielli Art Nouveau, destinati principalmente a una clientela borghese e simbolo di una lotta all’industrializzazione e all’automazione che ormai pervadono l’Europa dell’epoca. Vediamo quindi quali sono i tratti distintivi di questi particolari manufatti e chi sono i gioiellieri più noti del movimento.
Gioielli Art Nouveau, le principali caratteristiche
L’Art Nouveau nasce in generale con lo scopo di contrastare la produzione in serie di oggetti, frutto di un’industrializzazione imperante: l’obiettivo è esaltare il lavoro dell’artigiano, valorizzando l’unicità e ispirandosi alla genuinità e vitalità della natura.
È per questo che si cerca di realizzare manufatti unici nel proprio genere, aggiungendo sempre un tocco personale e sperimentando con nuove idee.
Anche nella gioielleria, quindi, si punta a creare opere di qualità, non più destinate alle masse ma a una clientela borghese e benestante.
I temi più ricorrenti sono la flora – come viti e orchidee – la fauna – soprattutto libellule, uccelli, cigni e serpenti – elementi naturali come le piume e sensuali figure femminili con lunghi capelli fluenti.
Ampio spazio, però, hanno anche le creature mitologiche come ninfe, sirene e fate.
I materiali più utilizzati sono l’oro, lo smalto e il vetro e si fa un grande uso di pietre, tra cui spiccano l’ametista e l’acquamarina: si preferisce non ricorrere a gemme particolarmente preziose, lasciando che il valore del gioiello derivi unicamente dalle decorazioni e dalle capacità dell’orefice.
I gioielli Art Nouveau più comuni sono le collane, i pendenti, le spille, i diademi, i pettini e gli anelli, tutti realizzati con forme complesse ma equilibrate, senza sfociare mai nell’eccesso e prediligendo una bellezza modesta e poco appariscente.
Gioielli Art Nouevau: i gioiellieri più celebri
Con l’Art Nouveau, quindi, numerosi gioiellieri, orefici e vetrai hanno modo di esprimere la propria arte in maniera del tutto personale, dando libero spazio alla creatività e all’immaginazione.
È proprio in questo periodo, infatti, che si affermano maestri di grande fama che hanno spesso dato vita a scuole di lunghissima tradizione.
Ne è un esempio Louis Comfort Tiffany, esperto vetraio figlio del fondatore della Tiffany & Co. Charles Lewis Tiffany.
L. C. Tiffany diventa in fretta un volto di punta del movimento dell’Art Nouveau, nonché, nel 1902, il primo direttore creativo dell’azienda di famiglia, aprendo un laboratorio di gioielli nell’iconico negozio di Fifth Avenue a New York e dando così il via a un’attività che tutt’ora si distingue tra le migliori e più famose al mondo.
Vediamo quali sono gli altri nomi illustri che hanno reso celebri i gioielli Art Nouveau.
René Jules Lalique
Il nome più rappresentativo della gioielleria Art Nouveau è forse il parigino René Jules Lalique, che con le sue opere riesce a influenzare profondamente gli artisti europei e americani.
Ciò che maggiormente lo contraddistingue è l’idea che un gioiello non debba per forza avere un valore intrinseco: l’importante è la bellezza del risultato finale ed è per questo che non si fa problemi a usare materiali di poco conto come il vetro pur di creare il modello desiderato.
Le sue creazioni sono fortemente ispirate alla natura e all’arte giapponese e i temi più ricorrenti nella sua produzione sono gli insetti, le farfalle e le figure femminili.
I gioielli di Lalique sono fortemente intrecciati al mito de La divina Sarah Bernhardt, poiché è per lei che realizza alcune delle sue opere più celebri.
Il manufatto più famoso è proprio una spilla prestata alla talentuosa attrice, commissionata da Calouste Gulbenkian e con una caratteristica forma a libellula.
La produzione di Lalique culmina con l’esposizione alla Société des Artistes Francais del 1895 e i suoi gioielli vengono rivenduti con successo da Cartier, Vever e Boucheron.
Charles Rober Ashbee
Charles Rober Ashbee è un designer inglese e uno dei massimi esponenti, nonché fondatore insieme a William Morris e John Ruskin, del movimento Art and Crafts, versione britannica dell’Art Nouveau.
Questa corrente artistica sostiene che il lavoro dell’artista debba essere ispirato al lavoro medievale, valorizzando la genuinità e la semplicità del lavoro dell’artigiano in contrasto con gli automatismi dell’industrializzazione.
È quindi un forte detrattore dell’uso delle macchine nelle arti applicate e negli anni di attività si specializza nella creazione di gioielli, mobili, smalti e vetrate.
Nel 1887 fonda una Gilda dell’artigianato di grande successo che contribuisce a rivoluzionare il design moderno e dai suoi disegni vengono realizzate notevoli opere d’arte decorativa.
I gioielli di Ashbee sono ispirati alla natura e fortemente influenzati dalle creazioni francesi.
Nelle sue opere sono infatti ricorrenti pavoni e piume e i materiali di cui fa principalmente uso sono l’argento, gli smalti, i turchesi e gli opali.
Georges Fouquet
Georges Fouquet è un gioielliere parigino che per molti anni collabora con il celebre pubblicitario Alphonse Mucha, pittore dell’Art Nouveau specializzato nella realizzazione di locandine e manifesti.
Su proposta di Fouquet, infatti, i due decidono di dare il via a una collaborazione artistica per realizzare opere in grado di competere con i manufatti di René Jules Lalique, all’epoca molto in voga.
Creano così numerosi gioielli incredibilmente originali, giocando sapientemente con pietre, ciondoli e materiali per dare vita a oggetti sfarzosi e unici nel loro genere.Uno dei loro gioielli più celebri è il bracciale e anello, decorato con dei serpenti, indossato da La divina Sarah Bernhardt per interpretare il ruolo di Cleopatra.
Il gioiello è realizzato in oro e smalti e il serpente, che si snoda girando per tre volte intorno al polso, ha la testa intagliata nell’opale e gli occhi di rubini.
Immagini prese da:
Metropolitan Museum of Art, CC0, via Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Dress_ornament_(heftel)_MET_DP12439-001.jpg
Daderot, Public domain, via Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Small_pan_with_spoon,designed_by_Charles_Robert_Ashbee,_made_by_Guild_of_Handicraft_Ltd.,_London,_c._1902,_silver–Br%C3%B6han_Museum,_Berlin-_DSC03937.JPG
sprklg, CC BY-SA 2.0 https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0, via Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Lalique_dragonfly.jpg
Jean-Pierre Dalbéra, CC BY 2.0 https://creativecommons.org/licenses/by/2.0, via Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File:%22Diad%C3%A8me_Coq%22_de_Ren%C3%A9_Lalique_(Hotel_de_la_Marine,Paris),(52171769018).jpg