XIX sec. datato 1887
L cm 38 x 15 P - H 32 cm
Scultura originale in bronzo patinato rosso a tema animalier raffigurante “Purosangue Inglese”, firmata e datata 1887 sul basamento, presente anche la Fonderia.
Kiesewalter scultore animalier tedesco attivo nel XIX- XX secolo, frequentò l’Accademia di Belle Arti di Berlino allievo di M. Wolff, si dedicò principalmente alla ritrattistica equestre in modo particolare realizzò opere a grandezza naturale destinate agli allevamenti ed agli ippodromi delle corse in piano. Grande appassionato di cavalli conosciuto per i numerosi bozzetti in grado di definire i dettagli in modo curato e realistico. Ottenne la cattedra presso l’Accademia di Belle Arti dove insegnò scultura per diversi anni, attivo fino ai primi anni del Novecento, molte opere furono esposte in mostre collettive e collezioni private.
Le sue opere sono dei veri e propri omaggi all’eleganza e raffinatezza dello standard di razza del Purosangue Inglese, l’artista infatti fu molto apprezzato in Inghilterra e Stati Uniti.
La scultura in bronzo patinato, rappresenta un soggetto di Razza Purosangue Inglese, in gergo denominato “English Thoroughbred “ , il più veloce e conosciuto cavallo del mondo, le cui origini risalgono al XVII secolo in Inghilterra, da dove si è poi diffuso in tutte le nazioni. Il Purosangue è un cavallo dalla forma armoniosa, slanciato ed elegante, evidentemente dolicoforme. Nel suo aspetto denota innate qualità di velocista ed instancabile galoppatore. Vi sono due tipi morfologici all’interno della razza stessa : Stayer piccolo e raccolto ( corse ad ostacoli) Sprinter più alto, slanciato e più incline alla velocità scattante( corse in piano) come quello rappresentato dalla scultura.La testa piccola, affusolata con un profilo rettilineo, orecchie proporzionate e molto mobili, occhi grandi, sguardo vivo e penetrante, viene considerato un animale regale, la pelle del muso sottilissima e vellutata ricopre narici ampie per avere uno scambio respiratorio in corsa molto performante. L’attaccatura testa-collo risulta molto armoniosa, l’incollatura che funge nel cavallo da sella da bilanciere, è lunga ma di buona conformazione, il garrese prominente ed asciutto. Le reni sono ben attaccate alla groppa e la linea dorso-lombare risulta allungata, la spalla ben inclinata e muscolosa, gli arti sottili con in attaccatura della coda alta. La pelle ed il mantello presentano una morbidezza setosa, talmente sottili da lasciar trasparire il reticolo venoso ben evidente dopo lo sforzo prolungato della corsa in piano su una distanza impegnativa. È un cavallo di grande tradizione allevatoriale, di nobili origini con qualità straordinarie, rappresenta la Perfezione Equina, grandi doti atletiche, stamina fisica ed un’intelligenza fuori dal comune. L’evoluzione di questa razza si ebbe nel XVII- XVIII secolo in Inghilterra quando furono incrociate fattrici indigene ( dalla conformazione pesante) con stalloni Purosangue arabi , i capostipiti furono Bierley Turk ( 1689), Darley Arabian ( 1704), Godolphin Arabian (1728). Il Purosangue Inglese da secoli ormai genera un indotto economico a livelli elevatissimi, ha raggiunto vertici qualitativi eccellenti attraverso una selezione rigorosa grazie all’impegno di allevatori e proprietari illuminati. Le prove a cui sono sottoposti, chiamate classiche diedero vita in ogni paese a strutture adibite alle corse in piano : gli Ippodromi, veri e propri centri di allenamento ma anche luoghi di ritrovo dell’Alta Società, le Jockey Club Rooms accoglievano i facoltosi appassionati in un ambiente elegante arredato con dipinti e sculture realizzati dagli artisti più prestigiosi e richiesti dell’epoca. Il fascino dell’ippica oltre che evidenziare il magico splendore del cavallo e l’euforia trascinante delle corse, diede vita ad una corrente artistica denominata SPORTING ART . Gli artisti infatti rivolsero la loro attenzione ai temi equestri, quando i committenti desideravano effigiare i loro soggetti plurivincitori come vanto della propria scuderia. Il cavallo fu eletto ad assoluto protagonista nel mondo anglosassone, divenne un’icona e fu rappresentato nella sua dimensione intima: dalla struttura anatomica ad elemento costitutivo della dimensione agreste dell’epoca e come campione sui campi di gara più prestigiosi. L’invenzione del Thoroughbred realizzò una nuova fonte di ricchezza per l’Inghilterra aristocratica, fu ben presto esportata e tradotta anche in Arte alimentando la richiesta crescente di un collezionismo di nicchia esperto ed appassionato. I cavalli raffigurati nei dipinti e nei modelli delle sculture sono solitamente esemplari dalla carriera importante, nati dai migliori soggetti ed allevati in scuderie molto prestigiose, l’origine di queste opere d’arte risale ad un’antica tradizione : il socio delle Jockey Rooms che vinceva il Derby celebrava la vittoria del proprio soggetto ospitando un artista rinomato nella propria dimora. Il cavallo veniva condotto dagli artieri e posava come un vero modello per dare all’artista l’opportunità di eseguire numerosi schizzi e rilevare i dettagli più significativi. Le opere, sia dipinti che sculture poi venivano esposte nelle sale dei Country Clubs entrando a fare parte di prestigiose collezioni.
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