Codice manoscritto devozionale con passi tratti dal Corano, inchiostro su carta e legatura in pelle

Codice manoscritto in arabo composto di 83 carte, delle quali sia le prime 3 che le ultime 2 posteriormente inserite e lasciate in bianco. Si presume che sia stato composto a scopo devozionale e magico-apotropaico da un singolo oppure da una confraternita religiosa sufica.
Dimensioni medie del foglio: mm. 156 x 91; dimensioni medie dello specchio di scrittura: mm. 98 x 60.
L’apparato decorativo a semplici bande in color oro e rosette sagomate con accenno di petali tra i versetti suggerisce un’origine iraniano-orientale.

La struttura del manoscritto si articola come segue:

Lacuna testuale iniziale: il testo comincia nel bel mezzo della sura XXXVI (Yā Sīn), per poi continuare senza interruzione a riportare integralmente i testi delle sure seguenti:

– Sura XLVIII (al-Fatḥ, “La Vittoria”);

– Sura LV (ar-Raḥman, “Il Misericordioso”);

– Sura LVI (al-Wāqiˁa, “L’Inevitabile”);

– Sura LXVII (al-Mulk, “La Regalità”);

– Sura LXXVIII (an-Nabā’, “L’Annuncio”);

– Sura CII (at-Takātur, “L’Abbondanza Numerica”);

– Sura CXII (al-‘Iḫlāṣ, “La Purezza”);

– Sura CXIII (al-Falaq, “L’Alba”);

– Sura CXIV (an-Nās, “Gli Esseri Umani”);

ed excerpta di varia estensione dalle sure

– Sura II (al-Baqara, “La Vacca”);

– Sura LVIII (al-Muǧādala, “La Polemizzatrice”);

– Sura V (al-Mā’ida, “La Tavola”);

– Sura LXXIII (al-Muzzammil, “Colui che si è Avvolto”);

nonché quattro pagine finali di preghiere devozionali da salmodiare come litanie.

Sono assenti sia l’ˁunwān che il colophon: non vi è pertanto menzione né della data, né del copista né di altre informazioni per mezzo delle quali si possa datare o localizzare in modo inequivocabile questo manoscritto