Lo stile Luigi XV e lo stile Luigi XVI sono due correnti artistiche che nel Settecento hanno influenzato il mondo artistico e culturale francese, apportando numerose novità soprattutto nel settore dell’arredamento.
I due stili sono uno la conseguenza dell’altro, che mantengono delle caratteristiche comuni ma che sviluppano anche tratti distintivi propri.
Analizziamoli singolarmente e scopriamo come distinguerli con facilità.
I tratti distintivi dello stile Luigi XV
Lo stile Luigi XV nasce in Francia durante la reggenza, ossia gli anni della prima parte del regno di Luigi XV che vanno dal 1710 al 1730 circa.
È uno stile che continua a evolversi e svilupparsi per decenni, presentandosi come originale ed esuberante all’inizio per poi diventare più sobrio e ordinato verso la fine.
Questa corrente artistica si inserisce perfettamente nel periodo rococò, o rocaille, condividendone le forme eleganti, la ricerca dell’asimmetria e una predilezione per la fantasia e il capriccio.
Alla base dello stile rococò ci sono l’immaginazione e l’esaltazione della bella vita e tra gli elementi decorativi spiccano le rocce, le conchiglie, i fiori e le foglie.
Inoltre non manca un’ammirazione per l’arte orientale, soprattutto cinese, e una conseguente diffusione delle cosiddette chinoiserie.
All’interno di questa cornice lo stile Luigi XV non fa altro che riprendere le caratteristiche del rococò rielaborandole e dando vita a un sottoinsieme con tratti distintivi propri.
Qui il rococò appare infatti come sottomesso e semplificato, dove la durezza e l’agitazione iniziali delle curve sinuose cedono a un ritmo più ampio e tranquillo.
Ci si libera dalle esagerazioni del rocaille per dare spazio a un perfezionato stile Luigi XV che prevede un uso più moderato di linee curve e ornamenti meno fantasiosi.
Nell’arredamento si dà la priorità alla comodità e alla praticità e grande sviluppo hanno i mobili multifunzionali come i tavoli da scrittura o da cucito.
I mobili sono di piccole dimensioni, semplici e leggeri e vengono realizzati in diverse varianti per rispondere perfettamente alle diverse occasioni d’uso.
Stile Luigi XVI: le principali caratteristiche
Lo Stile Luigi XVI si afferma in Francia intorno al 1765, precedendo di qualche anno il regno del re Luigi XVI.
Si sviluppa parallelamente all’affermarsi del Neoclassicismo e a un ritorno, quindi, alle linee sobrie, dritte e geometriche tipiche del classicismo greco-romano.
È proprio in questo periodo, infatti, che vengono scoperti e portati alla luce i siti archeologici di Pompei ed Ercolano, diffondendo un entusiasmo per il gusto antico che travolge l’Europa del tempo.
Si abbandonano in fretta gli eccessi e lo sfarzo del rococò, ricercando invece una compostezza di forme e un nuovo ideale di perfezione ed estetica.
I mobili sono caratterizzati dalla nitidezza dei volumi, l’esecuzione è raffinata e curata nei minimi dettagli e i materiali più usati sono legni esotici come l’ebano e il mogano.
I temi più raffigurati derivano dal repertorio classico e c’è quindi una grande rappresentazione di amorini, figure mitologiche ed elementi naturali.
Gli artisti e gli artigiani, inoltre, vengono influenzati dal grande fascino dei mosaici e degli affreschi rinvenuti nei siti archeologici, ed è per questo che vengono spesso riproposti durante questo periodo.
In arredamento si fa largo uso di nappe, cordoni e panneggi, ma anche di medaglioni contenenti cammei o trofei musicali.
A prevalere sono i colori chiari come il bianco e l’azzurro, evitando toni intensi, stravaganze e contrasti.
Stile Luigi XV o Luigi XVI? Similitudini e differenze
Mettendo i due stili a confronto, quindi, quali sono le principali differenze? Come è possibile riconoscere la corrente artistica d’appartenenza osservando un mobile?
Ecco i tratti distintivi che caratterizzano l’arredamento:
Stile Luigi XV | Stile Luigi XVI |
Le gambe dei mobili sono sagomate o ricordano la forma di una zampa di animale con la tipica linea a esse. | Le gambe dei mobili sono dritte e scalanate. |
Le linee e le forme sono principalmente curve e morbide, giocando sulle asimmetrie. | Le forme sono di ispirazione classica e sono ordinate e geometriche. |
Per decorare si fa un largo uso di elementi naturali quali conchiglie, foglie, fiori e rocce. | Si punta sui nastri o sulle decorazioni floreali. |
I mobili hanno forme bombate. | I mobili hanno volumi molto nitidi. |
Nascono i mobili multifunzionali come i tavoli che diventano toilette, scrittoi o ripiani da cucito. | Nascono le vetrine per esporre piccoli oggetti preziosi e in salotto si diffondono piccoli tavoli per i giochi di società. |
In camera da letto i letti più comuni sono quelli a baldacchino, che si affermano anche in una variante più piccola chiamata à la polonaise. | I letti, ispirati all’antichità classica, hanno montanti costituiti da colonne scanalate oppure da pilastri scolpiti in bronzo dorato o intagliati nel legno. |
Le poltrone sono piccole, comode e con lo schienale basso e sono rivestite con diversi tipi di tessuti decorati. | Le poltrone hanno schienali con linee dritte e vengono esaltate leggerezza ed eleganza a scapito della comodità. |
Immagini
https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Bureau_%C3%A0_cylindre_Louis_XVI_1488.JPG
G.Garitan, CC BY-SA 3.0 https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0, via Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Commode_tombeau_style_Louis_XV,_18e,_rinceau,_feuillage,_coquille_1.JPG
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/e/ed/Commode_tombeau_style_Louis_XV%2C_18e%2C_rinceau%2C_feuillage%2C_coquille_1.JPG
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