XVII secolo
Olio su tela, cm 55 x 42,5
Cerchia di Scipione Pulzone (Gaeta, 1544 – Roma, 1598)
Madonna
Olio su tela, cm 55 x 42,5
Cornice, cm 63 x 50,5
Iscrizione sul retro: Iacopo Ligozzi
La tela esaminata trova un diretto confronto con le opere di medesimo soggetto mariano di Scipione Pulzone (1544-1598), uno dei più originali interpreti pittorici dell’età della Controriforma ed uno dei più apprezzati artisti attivi a Roma nella seconda metà del XVI secolo. Pulzone, celebre per le sue doti di ritrattista, fu creatore di immagini devozionali d’ascendenza raffaellesca, interpretando magistralmente gli ideali post tridentini.
Scipione Pulzone era solito tanto replicare i personaggi più felici delle sue opere religiose per inserirli in nuove composizioni, quanto variarne i profili per riproporli sotto le stesse o altre vesti iconografiche. L’opera proposta raffigura Maria, ritratta col capo coperto mentre con lo sguardo rivolto verso il basso osserva con ogni probabilità il piccolo Gesù, ma la ritroviamo similmente anche nelle sue Vergini Annunciate. Questa iconica raffigurazione della Vergine riscosse un grande successo, testimonianza sono le diverse versioni del Pulzone citate nelle varie fonti d’archivio, ma anche le riproposizioni realizzate dalla sua bottega per soddisfare le numerose richieste di committenze sia ecclesiastiche che private.
Un confronto diretto può essere effettuato con la Madonna già di collezione del duca del Devonshire a Chatsworth House, segnalata da Federico Zeri (Fototeca Zeri, n. 29192), ma anche, considerandola come versione ridotta da dipinti più grandi, con la Madonna della Divina Provvidenza eseguita da Scipione per i padri Barnabiti (Roma, San Carlo ai Catinari, cappella dei Padri) e con la Vergine raffigurata nella Sacra Famiglia della Galleria Borghese (inv. 313). Il volto di Maria mostra inoltre similitudini con quello della Madonna detta della Rosa, eseguita da Pulzone nel 1592 (Roma, Galleria Borghese, inv. 381).
Esempio di illustre derivazione è la Beata Vergine di Marcello Venusti (1515-1579) oggi presso la Galleria Borghese (inv. 178), direttamente tratta da un originale di Scipione Pulzone attestato sul finire del Seicento nella quadreria di Gabriele Dal Pozzo e oggi in collezione privata, così come il volto della Madonna presente nell’Adorazione dei Pastori della Galleria Nazionale dell’Umbria.
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